QUANTIZZAZIONE DEL CAMPO ELETTROMAGNETICO E EFFETTO FOTOELETTRICO

TEORIA DEL MOTO BROWNIANO



TEORIA DELLA RELATIVITÀ RISTRETTA

Il punto di partenza

Contraddizione
all’interno delle
leggi fisiche


I postulati
della relatività


Effetti relativistici
sul fluire del tempo


Il paradosso
dei gemelli


La formula
più famosa


Programma

TEORIA DELLA RELATIVITÀ RISTRETTA

IL PUNTO DI PARTENZA

"Rinserratevi con qualche amico nella maggior stanza che sia sotto coverta di alcun gran naviglio, e quivi fate di aver mosche, farfalle e simili animaletti volanti, siavi anco un gran vaso d’acqua, e dentrovi de’ pascetti, sospendasi anco in alto qualche secchiello, che a goccia a goccia vadia versando dell’acqua in un altro vaso di angusta bocca, che sia posto a basso: e stando ferma la nave, osservate diligentemente come quegli animaletti volanti con pari velocità vanno verso tutte le parti della stanza; i pesci si vedranno andar notando indifferentemente per tutti i versi, le stille cadenti entreranno tutte nel vaso sottoposto; e voi, gettando all’amico alcuna cosa, non più gagliardamente la dovrete gettare verso quella parte che verso questa, quando le lontananza sieno uguali, e saltando voi, come si dice, a piè giunti, uguali spazi passerete verso tutte le parti.
Osservate che avrete diligentemente tutte queste cose, benché niun dubbio ci sia che mentre il vassello sta fermo non debbano succeder così, fate muover la nave con quanta si voglia velocità; ché (purché il moto sia uniforme e non fluttuante in qua e là) voi non riconoscerete una minima mutazione in tutti li nominati effetti, né da alcuno di quelli potrete comprendere se la nave cammina o pure sta ferma..."


Leggendo questo passo di Galileo, tratto dal "Dialogo sui massimi sistemi", si rimane ogni volta ammirati dalla chiarezza con cui l'autore espone, per la prima volta, uno dei principi fondamentali della fisica moderna: il principio di relatività, secondo cui trovandosi in un laboratorio, senza potere guardare all'esterno, e osservando solo i fenomeni che avvengono al suo interno, non è possibile capire se il laboratorio è parte di un edificio ben fissato alla terra oppure si tratta di un laboratorio mobile, per esempio posto entro una astronave che si muove rispetto alla terra di moto rettilineo uniforme, per quanto grande possa essere la sua velocità.


Galileo Galilei (1564-1642)

Una curiosità: nel canto XVII° della "Commedia" Dante mostra di aver intuito questo principio. Sulle spalle della bestia Gerione, Dante osserva quanto segue:

"Ella sen va notando lenta lenta:
rota e discende, ma non me ne accorgo,
se non che al viso e di sotto mi venta."

Gerione si muove con lentezza verso il basso in larghe giravolte, ma Dante non percepirebbe il movimento se non fosse per il vento che gli viene di fronte e da sotto.